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Il grande spreco legato alla segnaletica temporanea

Alcuni mesi fa sono stato contattato da un’impresa di costruzioni che di lì a poco avrebbe dovuto fare dei lavori su un’importante arteria comunale. Dopo aver appreso le prime informazioni necessarie, ho chiesto di avere un incontro con tutti i soggetti coinvolti per illustrare una prima bozza relativa al piano di segnaletica temporanea per una deviazione. Ricordo la faccia un po’ stupita del responsabile dell’ufficio tecnico comunale quando vide che nelle planimetrie la segnaletica gialla era effettivamente poca. Dato che a lato di diverse strade si sarebbe sviluppato il cantiere, mi chiese come mai non avessi previsto, lungo quelle strade, il ripasso della segnaletica con il colore giallo essendo presente un cantiere.

Questo aneddoto raccontato in premessa capita, purtroppo, con molta frequenza. Credo, dunque, si renda necessario fare un po’ di chiarezza, su un aspetto in particolare: quando sia doveroso l’utilizzo della segnaletica (verticale e orizzontale) gialla e quando, invece, non è affatto necessaria (e, anzi, si dimostra dannosa).

In questa rotatoria la segnaletica orizzontale è stata realizzata con il colore giallo, attribuendogli un valore temporaneo, mentre la viabilità è ordinaria e non subisce nessuna variazione. Il colore giallo è legato alla “recente” realizzazione (2017) e, in generale, alla presenza del cantiere per la costruzione della SPV

Quando e dove prevederla

Innanzitutto, il colore giallo è associato alla temporaneità, ovvero a tutta la segnaletica stradale verticale e orizzontale che costituisce una modifica alla segnaletica ordinaria. Le norme che disciplinano la segnaletica temporanea sono, sostanzialmente, il DPR 495/92 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada) e il DM 10 luglio 2002 (Disciplinare Tecnico relativo agli schemi segnaletici da adottare per il segnalamento temporaneo). 

Non tutto quello che è cantiere deve essere necessariamente giallo

All’interno di questi due importanti testi normativi è presente un riferimento ben preciso: non tutto quello che è cantiere deve essere necessariamente giallo. All’interno del DM 10 luglio 2002 si dice esplicitamente che “la segnaletica temporanea deve essere adattata alle circostanze che la impongono”. I segnali temporanei, verticali ed orizzontali, devono essere applicati solo laddove la segnaletica permanente, presente sul posto, subisce delle variazioni legate alla presenza di un cantiere.

si noti, in fondo, la copertura della segnaletica permanente con vernice nera. Poco più avanti, secondo il senso di marcia, è presente un attraversamento temporaneo. In questo caso è stato eseguito un intervento corretto. Si noti invece, per l’attraversamento in primo piano, un esempio di segnaletica temporanea tracciata su segnaletica permanente con lo stesso significato…
con un’inutile spesa per l’esecuzione e per il ripristino.

Secondo quanto previsto dal comma 1, dell’art. 35 del Regolamento: “i segnali orizzontali hanno lo scopo di guidare i conducenti e garantire la sicurezza del traffico in approccio ed in prossimità di anomalie planimetriche derivanti dall’esistenza di lavori stradali” ed il tracciamento della segnaletica orizzontale temporanea deve essere eseguito quando lo stesso “modifica o contrasta” con la segnaletica orizzontale permanente. È chiaro quindi che la segnaletica gialla deve essere limitata allo stretto necessario e solo se vi è un diverso uso della piattaforma stradale rispetto a quello ordinario. Spesso invece si assiste ad un utilizzo della segnaletica gialla anche dove non necessario, con suo tracciamento in tutta l’area interessata dai cantieri e spesso anche nelle zone di approccio, sovrapponendola alla segnaletica bianca permanente, altre volte si ridipingono anche attraversamenti pedonali o zone di attestamento alle intersezioni anche se questi non vengono modificati come posizione.
Se la destinazione degli spazi della piattaforma stradale o di traiettorie non cambia è inutile sostituire le strisce bianche con il colore giallo. Le prescrizioni imposte con la segnaletica orizzontale permanente sono sempre le stesse indipendentemente dal colore delle strisce, pertanto il tracciamento, quando non è né previsto e né necessario, risulta solo uno spreco di risorse. Il ripristino dopo l’esecuzione dei lavori, poi, risulta oneroso in modo particolare quando viene impiegata vernice al posto della segnaletica orizzontale rimovibile.

Spesso, inoltre, per contenere i costi viene utilizzata una segnaletica gialla che non ha pari performance di quella permanente. Questo significa che in un medesimo tratto di strada non è raro trovare la segnaletica bianca ben visibile (se è stata fatta una buona manutenzione, s’intende) interrotta o sostituita da una segnaletica gialla poco visibile, soprattutto la notte. Il consiglio è, quindi, quello di limitare la segnaletica gialla al necessario, che il più delle volte è molto meno di quello che siamo abituati a vedere in ambito di cantiere, e compensare, a parità di costi (o quasi), la minore quantità di vernice gialla con un tipo più performante della stessa.

La segnaletica verticale del cantiere stradale

Per quanto riguarda la segnaletica verticale il quadro è altrettanto desolante. Spesso si vedono segnali con fondo giallo installati laddove non necessario. Ho il ricordo di una nuova rotatoria dove tutta la segnaletica era gialla, compresa quella di direzione sulle cuspidi. Le destinazioni indicate erano le stesse che qualche tempo dopo sarebbero state riposizionate, identiche, con fondo blu o verde.

Stessa rotatoria vista in precedenza, realizzata nel 2017 e, come si nota, vicina ad un cantiere. Anche la segnaletica verticale, come quella orizzontale, è rimasta temporanea nonostante le destinazioni indicate sono le uniche raggiungibili e non riguardano deviazioni. Nonostante la rotatoria funzioni a pieno regime ordinario, quando la segnaletica temporanea verrà sostituita da quella permanente, le destinazioni indicate saranno le stesse. Questo sottolinea l’inutile spesa sostenuta per acquisto, installazione e futura sostituzione di segnali stradali.

Viene da domandarsi, in tal caso, perché spendere il doppio?

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