In sinergia per la tutela del malato.
L’esecuzione dell’Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO), come pure del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), crea non pochi problemi al personale di polizia e a quanti intervengono nella fase sia di accertamento sanitario circa la presenza/insorgenza della psicopatologia, sia in fase di esecuzione, con accompagnamento presso la struttura individuata per trattare sanitariamente il paziente psichiatrico, quando l’individuo non accetta le cure, quando non si rende affatto conto del suo stato di salute e non lo si può curare se non conducendolo presso il presidio ospedaliero di diagnosi e cura (PSDC).
Dopo i fatti di Torino, la Consulta di IPS ha lungamente approfondito questa tematica analizzando e rilevando quelli che furono gli errori metodologici alla base di quel funesto evento e le criticità tutt’ora presenti ovunque. Tra queste, a nostro modesto avviso, vi è l’errata concezione su cosa sia il Trattamento Sanitario Obbligatorio, purtroppo ancora legato ad una mentalità ante 1980, che ancora oggi fa del provvedimento amministrativo a carattere sanitario una sorta di provvedimento di polizia di sicurezza legandolo alla pericolosità sociale dell’individuo. Questa errata concezione del TSO ha condotto a sistemi di “ancoraggio” del paziente psichiatrico deleterio fino alla morte. I fatti di Torino, ed altri ancora, hanno messo in luce che il trattamento deve tornare ad essere, così come era volontà del legislatore del tempo, a carattere meramente sanitario.
E’ bene dirlo, nessun intervento in questo campo sarà uguale all’altro, per cui lo scopo del corso è quello di instradare i corsisti ad attuare la giusta procedura che tuteli la salute di tutti quelli che abbiano a parteciparvi ma in primis il malato, poichè non debba mai accadere che si causi un danno, anche maggiore, come è già avvenuto in passato con la morte del malato, rispetto alla salute già di per sè compromessa dello stesso.
É in questa chiave che si intende illustrare le tecniche, teorico-pratiche, avvalendosi dell’ausilio di esperti, che ben sapranno fornire le giuste tecniche sia per assicurare un malato al trattamento sanitario obbligatorio, sia atte a tutelare l’incolumità di chi è chiamato ad eseguire il provvedimento, nonchè dei presenti.
Ma non basta. E’ necessario essere anche un operatore di Polizia Locale per poter trasfondere le tecniche su base esperienziale allo stesso personale di Polizia Locale, e IPS, orgogliosamente, è in grado di rilasciare tutto ciò, e per tali ragioni che ha deciso di programmare e realizzare l’evento formativo.

Il Trattamento Sanitario Obbligatorio e l’Accertamento Sanitario Obbligatorio sono attività precipuamente sanitarie
Il trattamento sanitario e l’accertamento sono attività precipuamente sanitarie, questo è l’assunto, il come avvenga nella esecuzione è lo scopo del corso, per cui è stato predisposto, on site oppure on line, per una durata di due giorni feriali lavorativi e per complessive ore 16 (4+4 + 4+4), il seguente programma:
– Evoluzione della normativa:
Dalla internalizzazione alla modalità del ricovero “volontario” e del “ricovero coatto”;
– “Dignità”, concetto della L.180, intesa come dignità del malato, che diviene “utente del pubblico servizio sanitario” abbandonandosi la dicitura di Pubblica Sicurezza “pericoloso a sé o agli altri”;
– Differenze tra ASO/TSO e stati di agitazione psicomotoria al di fuori dell’esecuzione di ordinanze;
– Colloquio con il paziente psichiatrico;
– Protocollo dell’emergenza psichiatrica;
– Il ruolo degli operatori sanitari e il ruolo degli operatori di polizia locale: Quale attività per la Polizia Locale?;
– L’azione coercitiva a fini contenitivi come extrema ratio: uso mirato della forza;
– Il ricorso alla Forza Pubblica;
– Coordinamento operativo tra i vari attori sulla scena d’intervento;
– Accompagnamento, Contenimento, Coazione, modalità operative di esecuzione secondo il protocollo unico operativo: chi-deve-fare-cosa;
– Simulazione di situazione operative.
PER INFORMAZIONI CONTATTARE LA SEGRETERIA AMMINISTRATIVA ALL’EMAIL