iCam3D® non è solo un sistema di acquisizione ma un nuovo processo digitale di investigazione
La transizione digitale è un processo ormai irreversibile della Pubblica Amministrazione. Ci permettiamo, quindi, di sostenere, il processo di cambiamento della società, nonostante le resistenze da parte di mentalità statiche e passive, inidonee.
La P.A. è più che conscia di questo aspetto, tanto da puntare sulla valorizzazione delle professionalità e sulla formazione. È indubbio che le attività della Pubblica Amministrazione, e di conseguenza anche le attività connesse al rilievo degli incidenti stradali e a tutti gli accertamenti amministrativi e giudiziali, in qualche modo implichino dei servizi per la collettività e per le comunicazioni a terzi.
Citiamo ad esempio l’infortunistica stradale che per l’appunto raccoglie in sé tutti questi aspetti: accertamento degli accadimenti secondi i dettami del Codice di Procedura Penale, documentazione degli atti e restituzione a terzi delle informazioni (parti coinvolte, assicurazioni, avvocati, periti, ecc.).
La transizione digitale come processo di dematerializzazione rappresenta, non solo un obiettivo, ma soprattutto un obbligo per gli appartenenti alla P.A. (Codice dell’Amministrazione digitale – D.Lgs. n. 82/2005)
La “dematerializzazione” è un processo articolato e complesso, che non è riconducibile alla semplice azione di eliminazione dei cartacei. Infatti, la dematerializzazione è di pari azione associata al concetto di “digitalizzazione”, che nell’ambito documentale è intesa appunto come quel processo volto a ripensare processi e procedimenti, dal cartaceo a un più efficiente ambiente digitale.
L’obiettivo primario della progressiva eliminazione del cartaceo, attraverso l’informatizzazione dei processi, dovrebbe essere quello di semplificare i rapporti tra PA, cittadini e imprese. Ma è evidente che i vantaggi sarebbero riscontrabili anche sul piano dell’efficienza della gestione documentale, sulla qualità del lavoro dei dipendenti pubblici (anche rispetto alla possibilità di operare in smart working) ma soprattutto per il contenimento dei costi operativi.
I processi di dematerializzazione sappiamo avere come obiettivo la “conversione” di un documento cartaceo in un documento informatico (o elettronico, secondo il recente Regolamento europeo eIDAS 910/2014/UE), preservandone il relativo valore giuridico e probatorio. Tale conversione può essere, inoltre, finalizzata anche alla sostituzione e alla possibilità di eliminare la produzione di documenti originali analogici, dei quali si è prodotta una copia informatica, avente il medesimo valore giuridico, probatorio e archivistico dei rispettivi originali.
Per altro verso, i processi di digitalizzazione attengono, più propriamente, alla rivisitazione mediante riorganizzazione e “reingegnerizzazione” dei procedimenti e dei servizi resi disponibili on line agli utenti.
Un ambito di dematerializzazione e digitalizzazione innovativa: l’Infortunistica Stradale.
Per dematerializzare e digitalizzare l’infortunistica stradale non è sufficiente la trasformazione del Rapporto Cartaceo in Rapporto Digitale, ma occorre procedere ad un accertamento digitale che restituisca un valore probatorio dello stesso.
In altre parole, ciò che qui si sostiene è che non bisogna limitarsi alla semplice eliminazione del cartaceo per pensare di aver ottemperato alla dematerializzazione, perché come abbiamo visto, la trasformazione digitale rappresenta un qualcosa in più: occorre spingersi fino all’eliminazione di quei processi legati al modello cartaceo utilizzando un cambiamento di quella mentalità associata per addivenire ad un modello di efficienza digitale.
Ad esempio, per usufruire della certezza del dato, desunto dall’utilizzo di nuovi apparati tecnologici, per quanto siano semplici da usare (essendo un tablet che analogamente ad una ripresa video restituisce valori metrici e volumetrici), per poter rispondere efficacemente al processo, occorrerà partire dalla innovazione del processo analogico per addivenire a quello digitale, e quindi esercitando questo modello mentale anche al rilievo del sinistro stradale. Sicuramente è necessario il raggiungimento dell’obiettivo primario della progressiva eliminazione del cartaceo attraverso l’informatizzazione dei processi, ma il vero obiettivo dovrebbe essere quello di semplificare, come abbiamo già ricordato, i rapporti tra PA, cittadini e imprese.
Ed ecco allora perché abbiamo considerato iCam3D® come “partner per la sicurezza del dato”.
La sicurezza quale certezza delle informazioni, la velocità nei tempi del rilevamento che fanno si che l’operatore di polizia sia, per effetto della minor durata dell’esposizione al rischio, il meno possibile impegnato nelle misurazioni manuali che abbisognano di molto più impegno, in termini di tempo e concentrazione.
Quest’ultimo aspetto è facilmente riscontrabile perché in una sola azione, quella di un solo ed unico giro all’interno del teatro del sinistro, si riassumono tutte le attività connesse al sinistro: misurazioni, riprese fotografiche, annotazioni descrittive e, non meno importante, acquisizione, attraverso l’interrogazione di banche dati, di informazioni sui protagonisti, sui veicoli, con alert di vario tipo su di essi.

Ecco il vantaggio della digitalizzazione:
la circolazione del dato in tempi velocissimi. Questo permette migliori prestazioni e maggior efficienza proprio da parte dei nostri "Professionisti della Sicurezza" che ogni giorno assicurano servizi a tutta la collettività.