L’efficienza della Pubblica Amministrazione, la sua sicurezza e quella dei suoi amministrati, non può prescindere dall’ammodernamento tecnologico per raggiungere gli altri suoi obiettivi e per le “buone prassi”. In tal senso sono necessari supporti tecnologici che consentano, nel pubblico come nel privato, di raggiungere gli obiettivi pubblicistici in modo celere e con risparmio significativo di tempo, unità produttive e risparmio economico. Vi chiederete cosa centri tutto questo discorso con il tema della sicurezza. Ciò è presto spiegato.
Obsolescenza
Il mancato ammodernamento delle strumentazioni, specie in ambito informatico, produce una serie di danni alla P.A. in termini di efficienza, tempistica e accountability, ovvero uno dei pilastri su cui si fonda l’impianto normativo del Regolamento Europeo 2016/679 anche noto come GDPR. Quest’ultimo prevede si diventi responsabile delle scelte di mezzi, operazioni, procedure, finalità, ecc. in materia di trattamento dei dati, ma anche essere in grado di “dare conto” delle valutazioni svolte alla base delle scelte poi operate. Dunque, gli aspetti che vanno considerati prima che si proceda all’ammodernamento tecnologico, riguarda la comprensione e valutazione sulla soluzione che si intende acquistare, discernendo se tratti di una tecnologia recente ed innovativa o di una tecnologia ormai consolidata. Rilevare questo aspetto è fondamentale perché l’approccio all’utilizzo e ai suoi effetti sarà sicuramente diverso. Se si tratta di supporti tecnologici ormai consolidati si può sicuramente fare riferimento alle amministrazioni che l’hanno in uso in modo da verificarne le prestazioni, per capire se il “gioco vale la candela”; mentre se è innovativa occorre fare una serie di ulteriori valutazioni che vedremo più avanti.
Nella circostanza della scelta di un prodotto già in circolazione da tempo, riveste carattere essenziale il fare attenzione a che il prodotto che si sta acquistando, per quanto già presente, consolidato e non innovativo, sia comunque aggiornato. Per fare un esempio, si immagini l’acquisto di PC che non abbia l’ultima versione aggiornata del sistema operativo. La P.A. procedente all’acquisto si troverebbe con un prodotto superato, che in termini operativi vuol dire con meno capacità produttiva e più difficoltà ad integrarsi con altri sistemi.
I Responsabili del Procedimento
Per evitare la trascuratezza, in favore della massima attenzione al prodotto da acquistare, occorrerebbe che i responsabili del procedimento fossero direttamente sanzionati e rispondendo economicamente qualora pongano in essere contratti di acquisto di apparecchiature ormai desuete e per questo ottenibili a prezzi vantaggiosi. Inutile dire che quando la scelta cade sul prezzo e poi non gli strumenti non sono competitivi sul piano operativo, a rimetterci sarà sempre l’Ente procedente.
Per questa ragione è altresì importante per una Pubblica Amministrazione, proprio in quanto si trova a gestire denaro pubblico, il verificare anche le capacità e la reputazione tecnologica dell’azienda fornitrice, in termini di esperienza tecnica e affidabilità nell’assistenza, altrimenti si rischia di avere uno strumento ingestibile in caso di difficoltà.
Tecnologia Innovativa
E’ una sfida davvero interessante, il cambiamento di prospettiva con l’inserimento di nuove invenzioni. L’acquisizione di una nuovissima tecnologia rappresenta una sfida, che deve essere valutata razionalmente e attentamente perchè deve poter prevedere una formazione interna. Per questa ragione, nell’acquisto occorre prevedere sia compresa una procedura di assistenza e formazione avanzata, fino a rendere i dipendenti autonomi nell’utilizzo delle nuove competenze.

Nell’era delle “startup” e della sfida posta dall’impiego dell’intelligenza artificiale nelle nuove metodologie per la sicurezza urbana, stradale e sociale in generale, non può la P.A. rimanere avulsa da un tal sistema: sarebbe come pretendere, ancora oggi, di usare la macchina da scrivere al posto del Personal Computer!
Valutazione e Accertamento delle performance del prodotto
Occorre valutare la questione sotto diversi punti di vista:
- qualità del software
- costi
- prestazioni
In termini di costi e prestazioni, più o meno si trova del software libero e open source economico e di buone prestazioni e software proprietario economico e di buone prestazioni. Ma la vera valutazione, la vera importanza nella Pubblica Amministrazione nell’acquisizione di nuove tecnologie è quella sul non vincolarsi mai ad un solo fornitore perchè solo valutando le alternative sul piano prettamente delle performance del prodotto, non facendosi allettare solo sul piano economico.
Laddove le Amministrazioni hanno al loro interno un tecnico, un esperto di informatica, non devono semplicemente valutare le scelte di questi ma acquisire nel dettaglio il parere ultimo sugli utilizzatori. Solo in questo modo si riuscirebbe a spingere verso una capacità innovativa della P.A. che smette di essere il ricettacolo di strumentazioni già obsolete ma acquisiscono ulteriori strumenti di crescita professionale oltre a a guadagnarci in termini di spending review che è un elemento da tenere in forte considerazione.
Quali sono i vantaggi per una Pubblica Amministrazione di una soluzione cloud?
I vantaggi del cloud nella Pubblica Amministrazione sono sicuramente diversi. A partire dal non obbligo di avere un server, quindi disporre, tramite internet, di una serie di risorse di calcolo (ad es. reti, server, firewall, archiviazione, applicazioni software) che possono essere rapidamente erogate come servizio, nella nuvola. Intraprendere questa scelta consente di semplificare enormemente la gestione dei sistemi informativi, sia eliminando la gestione delle infrastrutture fisiche, poiché trasformate in servizi virtuali, sia eliminando la gestione relativa agli applicativi, fruibili direttamente online.
Altro vantaggio indubbio è l’adeguamento e l’aggiornamento normativo, molto più facile e veloce anche alla luce delle nuove direttive Europee in materia di Privacy e gestione dei dati, il tutto direttamente connesso alle risorse effettivamente utilizzate a patto che le risorse umane all’interno dell’ente abbiano competenze in tal senso.
Purtroppo, però, è risaputo che le logiche performanti di chi desidera innovazione non è “seguito” sul piano esecutivo dell’ammodernamento tecnologico per cui, le Pubbliche Amministrazioni, continuano ad essere sempre passi indietro rispetto all’innovazione che offre il mercato.
Auspicabile un cambio di mentalità, sia come apertura al nuovo che come efficace collaudo sul carattere performante di ciò che si è acquistato, ovvero che l’aggiudicazione di un bando di gara a contenuto innovativo sia poi la traduzione operativa ammodernante. Purtroppo questa constatazione di fatto spesso manca e la pubblica amministrazione rimane la solita mucca da mungere!