Cosa avrebbe a che fare la #sicurezza #stradale con i personaggi della leggenda zombie, figure tipiche delle tradizioni della magia vudu di Haiti?
Lo zombie è un personaggio fantastico, ripreso dalla cinematografia horror, diventato personaggio di genere, contrassegnato da un aspetto cadaverico e da un atteggiamento allucinato e abulico, che spesso cerca di afferrare i viventi per cibarsene e ridurli nella sua stessa condizione.
Ecco la similitudine: il cibo degli “zombies” del nuovo millennio sono gli smartphone. I pedoni sono ridotti a moderni zombies desumibile dal fatto che li si vede circolare con andatura lenta e abulica a causa della concentrazione dei loro volti sugli screen del cellulare, incuranti dell’ambiente e dei rischi connessi all’attraversare una carreggiata invasa da autoveicoli.
L’ISTAT stima che ogni anno siano ben 36.000 incidenti causati dalle distrazioni da smartphone. La stima riguarda, però, parlando i soli conducenti alla guida dei veicoli, tant’è che, a questo proposito, il nuovo “Ddl Sicurezza” in fase di approvazione, propone la modifica di tre articoli del Codice della Strada, a motivo delle quali si commenta che: “Sono interventi urgenti su cui non bisogna abbassare la guardia: si pensi al fatto che le ultime stime sull’incidentalità sulle strade riportano come prima causa di mortalità l’utilizzo di apparecchi elettronici, in primis lo smartphone, mentre si è alla guida dell’automobile”.
La distrazione, quindi, sembrerebbe all’origine di molti incidenti che coinvolgono i conducenti degli autoveicoli, senza che si faccia minimamente riferimento a quei sinistri che potrebbero essere evitati, se solo ci fosse una particolare attenzione, anche, da parte dei pedoni.
Finora, infatti, non si è ancora affrontato seriamente il problema dei pedoni distratti: i nuovi “zombies”!
A Montclair, nei pressi di Los Angeles, hanno, invece, ben pensato di emettere un nuovo regolamento secondo il quale sarà passibile di multa chiunque attraversi la strada guardando il cellulare, parlando al telefono o ascoltando la musica con entrambe le cuffiette nelle orecchie, perchè lì è ormai evidente la criticità sull’uso degli smartphone nella quotidianità, non solo da parte dei conducenti degli autoveicoli.
Li abbiamo definiti “zombie”, i pedoni assorti, proprio a richiamare l’immagine di persone abuliche, assorbite integralmente dal mondo virtuale, da perdere completamente l’aderenza alla realtà e al mondo che circostante, perdendo le naturali capacità attentive in difesa dai pericoli dell’ambiente che li circonda. Li vedi rapiti completamente, camminare irrazionalmente ed inconsapevolmente, irretiti da ciò che emerge dai loro smartphone. Il pericolo è qui, in una generazione che non è presente a se stessa nell’ambiente nel quale si trovano, non a vivere, ma a “strascinarsi”.
Eppure, il Codice vigente tratta abbondantemente, anche se non espressamente dell’uso del cellulare, del comportamento che i pedoni devono osservare quando circolano sulle strade:
Art. 190. Comportamento dei pedoni. "Nuovo codice della strada", decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni. 1. I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino, siano ingombri, interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione. Fuori dei centri abitati i pedoni hanno l'obbligo di circolare in senso opposto a quello di marcia dei veicoli sulle carreggiate a due sensi di marcia e sul margine destro rispetto alla direzione di marcia dei veicoli quando si tratti di carreggiata a senso unico di circolazione. Da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere, ai pedoni che circolano sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati, prive di illuminazione pubblica, è fatto obbligo di marciare su unica fila. 2. I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l'attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri. 3. È vietato ai pedoni attraversare diagonalmente le intersezioni; è inoltre vietato attraversare le piazze e i larghi al di fuori degli attraversamenti pedonali, qualora esistano, anche se sono a distanza superiore a quella indicata nel comma 2. 4. È vietato ai pedoni sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità; è, altresì, vietato, sostando in gruppo sui marciapiedi, sulle banchine o presso gli attraversamenti pedonali, causare intralcio al transito normale degli altri pedoni. 5. I pedoni che si accingono ad attraversare la carreggiata in zona sprovvista di attraversamenti pedonali devono dare la precedenza ai conducenti. 6. È vietato ai pedoni effettuare l'attraversamento stradale passando anteriormente agli autobus, filoveicoli e tram in sosta alle fermate. 7. Le macchine per uso di bambini o di persone invalide, anche se asservite da motore, con le limitazioni di cui all'articolo 46, possono circolare sulle parti della strada riservate ai pedoni, secondo le modalità stabilite dagli enti proprietari delle strade ai sensi degli articoli 6 e 7. (1) 8. La circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade. 9. È vietato effettuare sulle carreggiate giochi, allenamenti e manifestazioni sportive non autorizzate. Sugli spazi riservati ai pedoni è vietato usare tavole, pattini od altri acceleratori di andatura che possano creare situazioni di pericolo per gli altri utenti. 10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99.
IPS intende, a tal proposito, continuare la sua #Campagna per la #Sicurezza #Stradale segnalando il pericolo che si corre, quello della trasformazione in zombie della strada, quando si perde coscienza dei pericoli della strada, non riflettendo abbastanza sul fatto che “la vita non è un telecomando, non hai il tasto rewind!“. Pensarci prima è la soluzione!