Un’ omissione alla base di molti sinistri stradali.
L’uso degli indicatori di direzione, cd. <<freccia>>, non rappresenta un’azione facoltativa, ma costituisce un preciso obbligo giuridico che, purtroppo, non si osserva come diligente consuetudine nel conducente medio. Anzi, è proprio l’omissione che si riscontra essere alla base di tanti sinistri stradali, specie in città. Basti notare quante volte capita di attendere il passaggio di un’auto ad un’intersezione per poi scoprire che era intenzionata a svoltare nella nostra direzione e quindi che avremmo potuto impegnare l’incrocio con notevole anticipo; oppure notare, nella fase che precede l’affiancamento di un veicolo, che all’improvviso questo svolti senza segnalare, almeno anticipatamente, la sua intenzione. Il più delle volte, ad incorrere in questo tipo di sinistro, sono i conducenti delle due ruote per questo, spesso, costretti a ricorrere alle cure dei sanitari, avendo come conseguenza nel sinistro la caduta dal motociclo e dal ciclomotore.
E nelle rotatorie?
La situazione non migliora affatto, con grave ripercussione anche sulla fluidità della circolazione che potrebbe scorrere più celermente se le nostre intenzioni alla guida fossero palesate con sufficiente anticipo, così come normato; regola che andrebbe seguita con molto scrupolo perché, soprattutto, lo ribadiamo, aiuterebbe ad evitare incidenti, anche gravi.
Invece, molti continuano a guidare come se fossero da soli sulla strada (come quelli che viaggiano perennemente in corsia di sorpasso in autostrada, anche se non c’è nessuno da sorpassare, o quelli che impegnano la corsia di canalizzazione diversa dalla direzione che intendono realmente prendere, fregandosene del Codice della Strada ma, soprattutto, degli altri, che vorrebbero arrivare a destinazione incolumi. Per molti automobilisti l’indicatore di direzione è diventato un optional, addirittura un fastidio che intralcia le mani nella rotazione del volante, perdendosi nel tempo, con la “desuetudine”, l’aspetto funzionale di rendere la circolazione più sicura. Ciò è tanto vero che il legislatore ha ritenuto che l’indicazione della direzione, in assenza della strumentazione, debba essere eseguita manualmente:
“Quando i detti dispositivi manchino, il conducente deve effettuare le segnalazioni a mano, alzando verticalmente il braccio qualora intenda fermarsi e sporgendo, lateralmente, il braccio destro o quello sinistro, qualora intenda voltare”.
“Con gli stessi dispositivi deve essere segnalata anche l’intenzione di rallentare per fermarsi.”
Quanti ne sono realmente a conoscenza? La regola di prudenza impone, oltre all’obbligo dell’uso dell’indicatore di direzione, di guardare nello specchietto retrovisore onde verificare che non vi siano altri conducenti che abbiamo segnalato la stessa intenzione o che intendano impegnare la stessa corsia di marcia (quella necessaria alla svolta a sinistra) o che stiano per impegnarla; ed in questa omissione reciproca si può intuire quali, poi, saranno le conseguenze. Comunicare agli altri conducenti, con anticipo, le nostre reali intenzioni alla guida renderebbe la strada e la circolazione molto più sicure per tutti, pedoni compresi, che sono i primi a subire più pesantemente tali mancanze, in termini di danno alla salute.
Art. 154. Cambiamento di direzione o di corsia o altre manovre