I ragazzi si sa hanno un modo tutto loro per approcciare la vita, lungo il confine che c’è tra il sacro ed il profano, il lecito e l’illecito, tra la vita e la morte. Si lanciano in comportamenti atti a dimostrare solo apparentemente forza e scaltrezza ma che invece sono solo l’antitesi di uno stato di profonda insicurezza. Sentono la necessità di provare a loro stessi di essere speciali, unici, coraggiosi, fino a rimetterci, a volte, la vita.
Ecco dunque la nuova moda, la nuova sfida che consiste nel grattarsi la pelle con la gomma da cancellare fino a provocarsi ferite ed ustioni che possono infettarsi gravemente. La prima a lanciare l’allarme è stata una scuola media della Carolina del Nord. Lo hanno fatto usando i canali social e cioè postando sulla loro pagina Facebook, aperta ad alunni e genitori, un alert in modo che gli stessi potessero prendere coscienza di queste azioni, e nell’intento di denunciare l’esistenza di un fenomeno che stava assumendo proporzioni preoccupanti.
Questa sfida è definita Eraser challenge. Si tratta di una competizione in cui giovani studenti, in una età compresa tra gli 11 e 14 anni, si sfregano con forza la pelle con una gomma per cancellare mentre recitano le lettere dell’alfabeto o altre frasi più volte ripetute. Vince chi sa resistere il più a lungo possibile. A cosa resistere? Il “vincitore” si misura in base alla resistenza al dolore e alla superficie della ferita. Che questa sia divenuta una moda, virale sopratutto nelle scuole, lo si denota dalle numerose immagini o i video pubblicati sui social con tanto di foto delle abrasioni su braccia e gambe.
Noi di IPS desideriamo rendere nota la questione affinchè i genitori verifichino con attenzione la presenza di strane ferite sugli arti dei propri figli, in modo che attraverso il dialogo si possa ristabilire un minimo di equilibrio e senso di sicurezza interiore: ognuno è speciale per sé e non ha bisogno di dimostrarlo a nessuno!