Come nella realtà quotidiana, anche nel mondo virtuale del Web pullulano delinquenti di ogni sorta: terroristi, pedofili, bulli, ladri, truffatori, pirati informatici, razzisti. A questa criminalità informatica, il cosiddetto cybercrime, ha dichiarato guerra una divisione specifica di un corpo di Polizia Nazionale la Polizia Postale specializzata nei reati online. I reati online sono di ogni tipo e possono minare la sicurezza delle nazioni condizionando addirittura l’esito delle campagne elettorali, come s’è visto in occasione delle elezioni americane e le accuse di Obama agli hacker russi. Sul web i terroristi fanno proselitismo e organizzano gli attentati, i truffatori prosciugano i conti di ignari risparmiatori, i pedofili adescano minorenni, gli estremisti politici seminano odio razziale e religioso. Non è ancora un reato, ma la Rete è utilizzata anche per la ‘disinformazione’, ovvero la diffusione delle cosiddette bufale che, rimbalzando di social in social, sono in grado di condizionare parte dell’opinione pubblica. Di seguito riportiamo alcuni dati sulle attività svolte online dalla Polizia Postale nel corso del 2016 a difesa e tutela dei cittadini e dell’intera Nazione: Contrasto al terrorismo: gli spazi web con contenuti illeciti nel 2016 sono stati 13491 (complessivamente ne sono stati monitorati 412447). Contenuti web oscurati dal gestore del servizio 510, oscurati su segnalazione della Polpost (profili Facebook, Twitter) 13. Spazi web riconducibili al terrorismo 358; Antisemitismo e odio razziale: gli spazi web riconducibili a xenofobia e razzismo sono stati 96. Gli spazi web monitorati 1120; Contrasto a pedopornografia: nel 2016 il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online ha coordinato 576 indagini all’esito delle quali sono stati eseguiti 51 arresti e 449 denunce, inoltre sono state svolte complesse indagini sulle comunità pedofile nelle reti darknet, caratterizzate dall’anonimizzazione delle connessioni i casi trattati sono stati 313 che hanno portato all’arresto di 6 persone e alla denuncia di altre 177; Attacchi informatici: La Sala Operativa del Centro specializzato ha gestito 831 attacchi informatici nei confronti di servizi Internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale. Sono stati diramati 5262 alert per vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici o telematici o per minacce e sono partite 82 richieste di cooperazione nell’ambito della Rete 24-7 High Tech Crime del G7; Smantellata pericolosa rete botnet: in collaborazione con l’Fbi statunitense e alle polizie e magistrature di 30 Paesi dei 5 continenti è stata smantellata una pericolosissima rete botnet, l’operazione su scala globale, ha consentito di arrestare 5 persone, eseguire 37 perquisizioni, sequestrare 39 server, mentre altri 221 sono stati inibiti, e bloccare ben 800.000 domini infetti; Cala il phishing: Il financial cybercrime costituisce sempre più la nuova frontiera degli attacchi informatici. Il phishing (o la clonazione logica di carte di credito o di debito), realizzato attraverso furti ‘massivi’ d’identità digitali e aggressioni su larga scala, pur continuando a costituire una grossa problematica nel settore economico, è stato soppiantato dalle più moderne tecniche di attacco denominate ceo fraud o ben fraud; Il contrasto al money mules: o “muli del denaro”, sono i primi destinatari dei soldi ricavati dalle frodi informatiche o dalle campagne di phishing. Snodi fondamentali delle reti del crimine informatico, mettono a disposizione la propria identità per aprire conti correnti e/o carte di credito sui quali vengono accreditate le somme frodate. Nel corso della prima edizione erano stati fatti 81 arresti e individuati circa 700 ‘muli’ in Europa. Nel corso della seconda operazione, anche grazie al supporto di 106 istituti bancari, sono state individuate più di 800 transazioni bancarie fraudolente per un totale di 23 milioni di euro di cui 2 milioni recuperati, con più di 500 ‘muli’ individuati di cui oltre 178 arrestati; Truffe sui titoli di viaggio: due importanti operazioni (Global Airport Action Day) per il contrasto alle truffe sui titoli di viaggio acquistati fraudolentemente attraverso l’indebito utilizzo di carte elettroniche di pagamento. Un’indagine svolta con la Polizia di Frontiera in 16 aerostazioni italiane ha portato a 140 persone arrestate e più di 250 denunciate.
