Spesso la Criminalistica, viene spesso confusa con la Criminologia o con l’Investigazione Criminale pur essendo questi settori distinti. Molto più comunemente la Criminologia viene intesa come lo strumento per la ricerca del colpevole di reati. Questa, invece, è la Criminalistica.
La Criminalistica è la scienza applicata all’indagine criminale secondo delle precise finalità: risalire alle tracce di un delitto, di qualunque specie, ivi compreso l’omicidio stradale, alla qualificazione dello stesso (omicidio, suicidio, incidente, ecc.), e all’identificazione del responsabile attraverso risultati obbiettivi documentabili e riscontrabili. In quest’ottica, si assuma che la Criminalistica è la scienza che supporta la preparazione del personale di polizia giudiziaria, venendo in aiuto in particolare con lo studio delle moderne tecniche d’investigazione scientifica. Per cui, mentre la criminalistica risponde alla domanda sul “come”, e sul “dove” è stato commesso un delitto, l’analisi criminale risponde alla domanda sul “chi” ha commesso un delitto e vi risponde attraverso l’interpretazione di tutti i dati provenienti dall’esame obbiettivo di matrice criminalistica. In altre parole, i dati che si raggiungono attraverso le tecniche di polizia scientifica devono essere interpretati mediante un’analisi condotta attraverso un sistema di “ragionamenti” che possono essere di tipo deduttivo, induttivo o abduttivo. Tale sistema collega fatti singoli al fine di riprodurre l’evento stabilendo il come possa essersi verificato. Ad esempio, l’analisi del DNA fornisce un nuovo tipo di impronta genetica che consente di risalire all’individuazione dell’autore del reato. Ma il possedere questa informazione non ci dice nulla se non che quell’impronta appartenga ad un determinato individuo; mentre sarà l’investigazione criminale che, collegando questa informazione alle altre spiegherà, il perché ed il per come dei fatti e soprattutto “identificherà” il probabile colpevole. Svariate sono le discipline che dialogano, in essa, in un rapporto interdisciplinare: genetica forense, balistica, medicina legale, microscopia elettronica, biologia, chimica e chimica tossicologica, dattiloscopia, diritto (Procedura Penale), esplosivistica (esplosivi ed infiammabili), fonica, geologia, grafologia (indagini grafiche), informatica (criminalità informatica e scienza informatica), statistica, videofotografia ed altre. Nel processo, queste discipline sono risultate sempre più rilevanti, spesso fondamentali, per dimostrare la colpevolezza di un reo o per scagionare un innocente (anche relativamente a fatti giudiziari lontani e definiti, come ad esempio l’omicidio di Simonetta Cesaroni).
Anche la Psicologia Investigativa, rientra nel campo dell’accertamento del reato ed individuazione del reo, a partire dall’assunto che nell’atto criminale esiste una relazione tra “l’offender” e la vittima, da cui poi scaturisce la ricerca delle modalità e delle motivazioni che stanno dietro le azioni criminali di un soggetto, direttamente collegabili a quelle che lo accompagnano in qualunque altro rapporto interpersonale. L’obiettivo della psicologia criminale e investigativa è, quindi, quello di contribuire alla definizione del cosiddetto “profilo psicologico” del possibile autore di una serie di reati, attraverso una serie di comparazioni fra le evidenze investigative (ad esempio i rilievi fotografici sulla scena del crimine) e le evidenze psicologico-relazionali (gli elementi indicatori di aspetti psicologici e cognitivi della persona che ha commesso il reato).
E la Criminologia? Quale rapporto con le due discipline Criminalistica e Analisi Criminale?
La criminologia tenta di spiegare i come ed i perché del delitto e del delinquente, ha stretti legami di collaborazione e sinergia con le seguenti discipline: antropologia culturale, psicologia, sociologia generale e in particolare sociologia della devianza, diritto, penologia (lo studio delle pene), scienze penitenziarie, biologia, statistica, psichiatria, psicopatologia generale e dell’età evolutiva, scienze dell’investigazione, filosofia della scienza, medicina legale e con la criminalistica. Un criminologo in generale si occupa della ricerca scientifica “analizzando le cause e le conseguenze della criminalità”, più in generale di sicurezza sociale. Ma se egli appartiene, come ambito di provenienza di studi, all’area psicologica/psichiatrica, conduce anche quella che abbiamo definito la Psicologia Investigativa o Analisi Criminale.
In definitiva, quello che dobbiamo riconoscere alla ricerca nell’ambito criminale è l’alto valore, non solo scientifico, ma anche morale ed etico, poiché essa mira al “benessere” del cittadino, e quindi della società intera.